martedì 12 marzo 2013

Noci e diabete 2


Un’alimentazione ricca di noci riduce il rischio di diabete 2 nelle donne.
In generale la frutta secca con guscio contiene un’alta concentrazione di acidi grassi monoinsaturi. Fanno eccezione le noci, nelle quali prevalgono gli acidi grassi polinsaturi, per la maggior parte rappresentati dall’acido linoleico, ma anche dall’acido alfa-linolenico, un omega 3 di origine vegetale. Un regolare consumo di noci contribuirebbe, secondo questo studio, al controllo dell’insulino-resistenza, riducendo quindi il rischio di sviluppare il diabete di tipo 2 nel temo. Le noci, inoltre, sono efficaci nel ridurre la colesterolemia totale e LDL (per il loro contenuto in fitosteroli ed antiossidanti), senza influire sulla colesterolemia HDL, e il loro consumo induce uno spiccato senso di sazietà, che facilita il controllo ponderale. L’effetto protettivo delle noci sul rischio di diabete, piuttosto ampio (la riduzione è di circa un terzo, per un consumo regolare di almeno 2 porzioni settimanali) scaturisce dai risultati di due ampi studi prospettici statunitensi, noti come Nurses’ Health Study I e II, condotti in popolazioni femminili di età intermedia. L’effetto, ben evidente nelle donne in normopeso, si rileva anche nelle donne con indice di massa corporea elevato; tra queste donne, tuttavia, la riduzione del rischio è meno rilevante. La frutta secca con guscio diversa dalle noci mostra di esercitare lo stesso effetto soltanto nei soggetti con indice di massa corporea nella norma. Si rafforza quindi il ruolo positivo che la frutta secca eserciterebbe nel mantenimento di una condizione di benessere.

domenica 10 marzo 2013

Il rischio di diabete aumenta con le bibite light

Si scelgono le bibite light nella convinzione che siano meno zuccherate e facciano meno male. In realtà, stando ai risultati condotti da uno studio francese, un loro consumo eccessivo espone a un maggiore rischio di diabete di tipo 2 tanto quanto le bevande zuccherate.
La colpa sarebbe dei dolcificanti artificiali, come l’aspartame e la saccarina, aggiunti nelle bibite in quantità tali, per accentuarne il sapore, da non limitare il loro coinvolgimento nel possibile sviluppo della malattia diabetica insieme ad altri fattori come lo stile di vita e l’alimentazione più in generale.
Lo studio, pubblicato sul Journal of Clinical Nutrition, ha monitorato le abitudini riguardo il consumo di bibite, zuccherate o light, di 66 mila donne francesi per oltre un decennio. Messe a confronto, coloro che hanno preferito le ‘light’ con un consumo settimanale pari a 500 ml hanno mostrato un rischio di diabete di tipo 2 del 15% in più rispetto alle donne che hanno scelto le bibite zuccherate tradizionali. Di contro, non è stato riscontrato alcun aumento significativo di questo rischio nelle donne che avevano l’abitudine di consumare succhi di frutta non zuccherati.

sabato 9 marzo 2013

Vino rosso: 100 bicchieri al giorno per combattere il diabete

Uno studio internazionale condotto dall’Università del Nuovo Galles del sud e coordinato dal biologo australiano David Sinclair ha rivelato che bere il vino rosso servirebbe a contrastare il diabete di tipo 2. Questo perché, come si legge sulla rivista scientifica Science, su cui è stata pubblicata la ricerca, nel vino è contenuta una concentrazione, seppure purtroppo bassa, di resveratrolo, un fenolo rinvenuto nella buccia dell’uva. Si tratta dell’antiossidante più potente presente in circolazione ed è in grado di attivare dei particolari enzimi che, a loro volta, contrastano l’invecchiamento, le malattie e lo stress. Come ha infatti spiegato Sinclair: “Come pensavamo, il resveratrolo può veramente attivare gli enzimi anti-invecchiamento detti sirtuine. Attiva le difese genetiche dell’organismo, rafforza la resistenza allo stress e l’efficienza energetica, ha azione antiinfiammatoria e di fluidificazione del sangue. È probabilmente più efficace di qualsiasi antiossidante”.
Tuttavia, siccome la quantità di resveratrolo è minima, per poter ottenere dei risultati soddisfacenti, occorre bere almeno 100 bicchieri di vino rosso al giorno, cosa assai improbabile, visto che si tratta di una quantità davvero elevata. Ma niente paura: i ricercatori si sono già messi al lavoro, in modo da riuscire ad ottenere, nell’arco di 5 anni, un farmaco sintetico contenente la stessa quantità della sostanza contenuta in tutti quei bicchieri!



venerdì 1 marzo 2013

Celebrazione della Santa Messa - 13 Marzo 2013




Ti invita alla celebrazione della Santa Messa a sostegno della Associazione che si terrà mercoledì 13 marzo 2013 alle ore 18,30 presso la Chiesa Spirito Santo in Cerignola.
Celebrerà
S.E. Mons. Felice Di Molfetta