giovedì 27 agosto 2020

Donazione in favore di Giuseppe Campaniello

 

Vi ricordate del gruppo di ragazzini investiti da un'auto sulla strada del Bowling/Sporting Club? L’Associazione Diabetici Cerignola “Maria SS. di Ripalta Onlus" ha deciso nel mese di luglio di organizzare una raccolta fondi per il piccolo Giuseppe Campaniello, che purtroppo versa ancora in gravi condizioni e si trova in un centro riabilitativo a Firenze, ovviamente a pagamento. Non potendo restare insensibili alla richiesta di aiuto di un figlio di Cerignola ci siamo attivati. Quando ho lanciato l’appello molti di voi hanno scritto informandomi che avevano già provveduto personalmente o tramite altre collette e per questo hanno aderito solo 39  soci. Nonostante ciò ho potuto effettuare un bonifico di Eur 1.500,00 (di cui 1.115,00 raccolti tra i soci e 385,00 devoluti dall’Associazione). Ringrazio ovviamente tutti quelli che hanno partecipato, consentendoci di fare beneficenza attiva, sicuro che il nostro contributo sarà di valido aiuto a questa famiglia, alla quale auguriamo una positiva risoluzione ed un felice ritorno a casa presto. Questo ulteriore sforzo dell’Associazione va ad aggiungersi a quelli devoluti nel 2020 per i bambini in Romania e per la piccola Camilla Specchio. A tutti voi un GRAZIE di  “cuore”  Il Presidente – V. Tampone




venerdì 5 giugno 2020

Offerta per gli associati

Carissime/i,

ho il piacere di comunicarVi che l´azienda "Puglissima" applicherá a tutti i nostri associati uno sconto del 5% sull´acquisto di Olio Extravergine d´Oliva.
Per godere dello sconto dell´ Associazione Diabetici, ecco i recapiti email: puglissima@libero.it e tel: +39 342 7578209.
Il Presidente

lunedì 1 giugno 2020

Coronavirus, così le tecnologie aiutano i pazienti diabetici e i loro medici e care giver



L’emergenza COVID sta mettendo a dura prova l’organizzazione del Servizio Sanitario così come lo conoscevamo e non fa eccezione il mondo del diabete, preso alla sprovvista lasciando medici e pazienti scollati dal mondo reale fatto di contatti umani e fisici.
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mercoledì 27 maggio 2020

Stevia e diabete: cosa devi sapere

https://www.ragusanews.com//immagini_articoli/11-09-2019/stevia-e-diabete-cosa-devi-sapere-500.jpgLa stevia è l’estratto di una pianta, la Stevia rebaudiana, che proviene dal Sud America e dall’Asia. È un dolcificante naturale, a zero calorie, anche se in realtà dolcifica molto più dello zucchero, per questo viene considerato il suo valido sostituto soprattutto nei casi in cui il consumo di zucchero è sconsigliato come nelle diete ipocaloriche e dimagranti e nei casi di diabete.
L’estratto delle foglie di stevia, che si presenta in polvere, è il prodotto più diffuso tra quelli che derivano dalla stevia e si può comprare in erboristeria, ma oggi è così diffuso che è facile trovarlo anche in farmacia e tra le corsie del supermercato. Il suo utilizzo principale è per dolcificare il caffè o lo yogurt naturale e nella preparazione di macedonie. È molto utilizzato però anche nella preparazione di dolci. Continua a leggere qui.

lunedì 25 maggio 2020

Offerta per gli associati

Carissime/i,

ho il piacere di comunicarVi che lo Studio massaggi La Fenice in via Tenente Antonio Paolillo 8 ha offerto a tutti i nostri associati uno sconto del 10% su tutti i trattamenti.
Serena Pugliese, titolare dell´attivitá, é un´Operatrice del benessere specializzata in massaggi rilassanti e tecnici per il miglioramento psico-fisico.
Per fissare un appuntamento e godere dello sconto dell´ Associazione Diabetici potete contattarla su Facebook (https://www.facebook.com/diSerenaPugliese) o WhatsApp al 388.3891928.
Il Presidente

sabato 23 maggio 2020

Diabete, le persone più basse rischiano di più e gli scienziati ci spiegano perché

L’altezza influenza il rischio di sviluppare il diabete di tipo 2, questo è quanto sostengono i ricercatori che ci spiegano nel dettaglio quanto i centimetri influenzino le probabilità di questa condizione e quali siano le cause di questa relazione. Ecco cosa c’è da sapere sui rischi di sviluppare il diabete in relazione alla nostra altezza.
Gli scienziati hanno preso in considerazione i dati raccolti da 27.548 persone tra i 35 e i 65 anni tra il 1994 e il 1998 e, analizzando le loro caratteristiche fisiche, quindi il peso e l’altezza, ma anche la circonferenza della vita e la pressione del sangue e li hanno messi a confronto con quelli di altri 2.500 partecipanti. Continua a leggere qui.

domenica 17 maggio 2020

DIABETE, 6 FAMILIARI SU 10 TEMONO LE CRISI DI IPOGLICEMIA

Diabete, 6 familiari su 10 temono le crisi di ipoglicemiaIl diabete non pesa solo su chi soffre della malattia, ma anche sui suoi famigliari. Un nuovo studio internazionale pubblicato su Diabetes Therapy rivela che 6 su 10 vivono con preoccupazione il rischio di crisi di cali zuccheri nel sangue del proprio congiunto. Il dialogo però, secondo i ricercatori, può essere d'aiuto. I livelli eccessivamente bassi di zucchero nel sangue, o crisi ipoglicemiche, rappresentano un effetto collaterale della terapia per il diabete, specialmente quando viene utilizzata l'insulina, e possono risultare pericolose se non gestite correttamente. Tale condizione può generare infatti una serie di sintomi tra cui confusione mentale, aumento della frequenza cardiaca e, nei casi più gravi, può portare a convulsioni, coma o persino alla morte. Il nuovo studio TALK-HYPO, finanziato da Novo Nordisk, ha preso in esame un campione di 4.300 parenti, genitori o partner, di persone con diabete 1 e 2, provenienti da 9 paesi diversi, inclusa l'Italia. Ne è emerso che più del 64% dei familiari è preoccupato del rischio associato all'ipoglicemia. Continua a leggere qui.

sabato 9 maggio 2020

La terapia genica combatte obesità e diabete nei topi

L'obesita' e i disturbi del metabolismo ad essa collegati, come il diabete di tipo 2, possono essere combattuti in modo mirato grazie a una nuova terapia genica di precisione, che permette di disattivare nelle cellule adipose la proteina Fabp4 che immagazzina i grassi. Lo dimostrano i primi esperimenti condotti sui topi nei laboratori della Hanyang University in Corea del Sud. I risultati sono pubblicati sulla rivista Genome Research.
Per agire sui meccanismi genetici dell'obesita', i ricercatori hanno usato una speciale 'cassetta degli attrezzi' molecolare sviluppata a partire da quella impiegata nella tecnica Crispr che taglia e incolla il Dna. Per evitare effetti collaterali imprevisti, l'hanno affidata a una molecola 'fattorino' che l'ha recapitata in maniera mirata solo alle cellule del tessuto adiposo bianco dove vengono immagazzinati i grassi. Continua a leggere qui.

sabato 2 maggio 2020

Diabete, fossero soltanto i dolci il problema


Diabete, fossero soltanto i dolci il problemaRidurre o eliminare i dolci è senz’altro una buona idea, ma non basta per mettersi al riparo dal rischio di diabete di tipo 2. “Dottoressa, ho eliminato i dolci, come mai ho la glicemia alta lo stesso?” Domande simili le sente spesso Michela Trevisan, biologa nutrizionista di Mogliano Veneto (Tv).
Effettivamente, non sono soltanto le torte e le caramelle a fare il danno, ma vari altri cibi dall’aspetto più innocuo. “È un’idea comune che solo lo zucchero alzi la glicemia”, spiega l’esperta. “In realtà c’è una serie di alimenti che, pur non contenendo zuccheri, durante la digestione liberano glucosio”. In questo modo la glicemia si alza e, con il tempo, aumenta la possibilità di contrarre il diabete. Continua a leggere qui.

sabato 25 aprile 2020

“Ho sofferto, ho pianto, ho pregato: così ho sconfitto il Coronavirus”, testimonianza del nsotro amico associato Gerardo Russo

La testimonianza di Gerardo Russo, paziente di Cerignola affetto da Coronavirus. A Marchiodoc.it ha scelto di raccontare la sua esperienza
Un virus maledetto, un isolamento duro, “non una semplice malattia, ma una guerra”: Gerardo Russo, 63 anni, di Cerignola, ce l’ha fatta a vincere la sfida contro il Coronavirus. Non è stato facile. Tutt’altro. Un calvario iniziato il 19 marzo e terminato il 16 aprile, un mese tra il reparto di Malattie Infettive di Foggia e la Terapia Intensiva. “Senza dormire, senza vedere nessuno se non le targhette dei medici e degli infermieri”. Non un volto in trenta giorni, solo pensieri che montano in maniera incontrollata nelle montagne russe di una malattia, il Coronavirus, che si insinua in maniera subdola e senza preavviso. Oggi Gerardo è a casa con la sua famiglia: “Gli ultimi due tamponi hanno dato esito negativo: dalla guarigione clinica sono trascorsi pure i 14 giorni di quarantena, quindi la guarigione è completa: il virus è stato sconfitto. Tra un mese dovrò ripetere una radiografia toracica, ma il peggio è alle spalle”, racconta. Continua a leggere qui

venerdì 24 aprile 2020

Diabetici (e non): come «disintossicarsi» dalla voglia di zucchero

Gli zuccheri aggiunti sono dannosi non solo perché fanno aumentare troppo e troppo in fretta la glicemia, comportando un iperlavoro del pancreas che deve produrre tanta insulina per smaltirli (uno sforzo che, alla lunga, porta dritti alla resistenza all’insulina e al diabete). Lo zucchero semplice infatti fa ingrassare, perché apporta calorie “vuote” senza un valore nutrizionale, ed è pro-infiammatorio al punto da favorire la comparsa di malattie cardiovascolari; ha inoltre effetti negativi sul fegato e sul cervello, altera la flora batterica intestinale e le scorte minerali dell’organismo, in più pare possa essere considerato una concausa di tumore (insieme all’obesità). Continua a leggere qui.

giovedì 16 aprile 2020

Vitamina D e omega-3 per rallentare diabete di tipo I

Vitamina D e omega-3 per rallentare diabete di tipo ILa vitamina D e gli omega-3 possono "rallentare o arrestare la progressione" del diabete di tipo I. Sono i primi risultati di uno studio preliminare internazionale coordinato da Camillo Ricordi, direttore del Diabetes Research Institute e Cell Transplant Center dell'Università di Miami e componente del Consiglio superiore di sanità, pubblicati su 'CellR4'. Lo studio (T1D Prevention Field Study), che si avvale delle modalità 'open source', comprende 103 partecipanti da 15 paesi, con una predisposizione al diabete per la presenza di alcuni anticorpi sentinella, a cui però non è stata diagnosticata la malattia, ma si dovrebbe arrivare ad almeno 400 partecipanti entro la fine del 2022. Continua a leggere qui.

mercoledì 8 aprile 2020

Diabete mellito sotto controllo continuo via smartphone

Diabete mellito sotto controllo continuo viaIl diabete di tipo 1 è una malattia autoimmune causata da anticorpi che attaccano le cellule Beta del pancreas deputate alla produzione di insulina. La mancanza di questo ormone ne rende necessaria la somministrazione dall’esterno per via sottocutanea, essendo questo inattivato se assunto per bocca.
Le persone con diabete tipo 1 in Italia sono oltre 300.000, e per la somministrazione dell’insulina utilizzano penne o microinfusori; il dosaggio deve essere attentamente calibrato dal medico e dallo stesso paziente allo scopo di contenere l’elevazione glicemia postprandiale e di evitare l’ipoglicemia, evento fastidioso e rischioso, per il quale devono essere sollecitamente assunti zuccheri; nei casi più gravi può essere necessario il ricovero ospedaliero. Continua a leggere qui.

martedì 31 marzo 2020

Diabete e alimentazione: facciamo chiarezza sulle evidenze scientifiche

Il diabete è una malattia in crescita in tutto il mondo. In Europa si stima che sia diabetico il 10-14% della popolazione, mentre in Italia, il Sistema di Sorveglianza PASSI dell’ISS calcola che nel periodo 2015-2018 il 4,8% degli italiani abbia sofferto di questa malattia, sfiorando il 10% fra i 50-69 enni. I dati dell’Osservatorio ARNO Diabete mostrano invece una prevalenza complessiva in Italia del 6,3%. In media, in un caso su dieci si tratta di diabete autoimmune (ppt il 5% di diabete di tipo 1), mentre la fetta più grossa di persone soffre di diabete mellito di tipo 2, che insorge in età più adulta.
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lunedì 23 marzo 2020

Quando Sharon Stone e Woody Allen «lodarono» il diabete

Quando Sharon Stone e Woody Allen «lodarono» il diabeteIntervistato da David Letterman, Tom Hanks rivelò di avere il diabete. Malattia professionale, disse, attribuendola alla necessità di ingrassare 13 chili per recitare nel ruolo di un giocatore di baseball in Ragazze vincenti e di perderne 20 per entrare in scena in Cast Away. Non ne faceva un dramma, perché a Hollywood è una malattia diffusa. Sharon Stone sostiene di aver superato senza traumi emotivi un’emorragia cerebrale e un infarto grazie al diabete di cui soffre da sempre: «Mi ha addestrata a una dieta rigorosa, a ore di palestra e ad andare a letto presto senza per questo perdere la gioia di vivere». Woody Allen si dichiarò diabetico allestendo un’opera teatrale in cui due artisti ateniesi, Diàbete ed Epàtite, riuscendo in un’impresa, invece di essere premiati vengono condannati a morte. Ma il finale può cambiare grazie al pubblico. Continua a leggere qui.

martedì 17 marzo 2020

Troppo «dolce»nel sangue non fa bene, allarme diabete

Troppo «dolce»nel sangue non fa bene, allarme diabeteIl diabete mellito, come spiega la dott.ssa Maria Britta, specialista in Endocrinologia che collabora con Politerapica di Seriate, è una malattia cronica caratterizzata da un aumento degli zuccheri nel sangue (la glicemia). Solitamente gli zuccheri che introduciamo con il cibo (lo zucchero vero e proprio, la pasta, il pane, le patate, etc…) dopo la digestione vengono convogliati nel sangue e da qui «catturati» dalle cellule dei nostri organi e muscoli per essere utilizzati come energia e altri scopi (anche diventare grasso), o dal fegato per essere immagazzinati sotto forma di Glicogeno, come riserva energetica per il futuro. Continua a leggere qui.

mercoledì 11 marzo 2020

La dieta per chi soffre di diabete

https://www.ragusanews.com//immagini_articoli/15-08-2019/la-dieta-per-chi-soffre-di-diabete-500.jpgSeguire una dieta controllata e sana serve soprattutto a mantenere sotto controllo il livello di zucchero nel sangue, mediante un corretto apporto alimentare di tutti i nutrienti necessari alla salute dell’organismo. La dieta per chi soffre di diabete è essenziale per vari motivi: a) il livello glicemico dipende anche, ma non solo, dai carboidrati (zuccheri) che vengono ingeriti con la dieta; b) l’introito di grassi va controllato per correggere la dislipidemia spesso frequente nel diabete tipo 2; c) l’eccesso di peso corporeo, che contribuisce allo sviluppo del diabete tipo 2, va corretto con un introito di calorie inferiore alle calorie consumate. Continua a leggere qui.

giovedì 5 marzo 2020

16 mila bimbi diabetici, diagnosi precoce riduce rischi letali

16 mila bimbi diabetici, diagnosi precoce riduce rischi letaliLa diagnosi precoce del diabete nei bambini è possibile, anzi fondamentale, anche perché riduce il rischio di complicanze acute e potenzialmente mortali come la chetoacidosi. A ricordarlo in una nota sono Stefano Cianfarani, presidente Siedp (Società italiana di endocrinologia e diabetologia pediatrica) e Alberto Villani, presidente Società italiana di pediatria, dopo quanto accaduto nei giorni scorsi al piccolo Giulio, il bambino di tre anni morto nel vicentino, che dalle prime indiscrezioni sembrava essere deceduto in seguito a complicanze del diabete. Continua a leggere qui.

giovedì 20 febbraio 2020

I bimbi sardi sono i più colpiti al mondo da diabete di tipo 1

immagine simboloAllarme diabete di tipo 1 in Sardegna.
I bambini nati nell'Isola detengono infatti, insieme a quelli finlandesi, il triste primato mondiale dei più colpiti da questa patologia.
In totale in Italia sono almeno 16mila i bambini affetti dalla malattia e ogni anno circa 1500 sviluppano la patalogia.
"Non è stata ancora trovata la spiegazione a questo primato condiviso da due popolazioni così lontane e differenti geneticamente", afferma Riccardo Schiaffini, responsabile di Diabetologia e patologia dell'accrescimento dell'ospedale pediatrico Bambino Gesù di Roma. Continua a leggere qui.

venerdì 14 febbraio 2020

Diabete, 5 falsi miti da sfatare

diabete-errori-falsi-mitiIl diabete è una malattia cronica caratterizzata dalla presenza di elevati livelli di glucosio nel sangue, iperglicemia, dovuta a un’alterata quantità o funzione dell’insulina. Il diabete di tipo 2 è la forma più comune di diabete e rappresenta circa il 90% dei casi della patologia. La causa è ancora ignota, anche se è certo che il pancreas è in grado di produrre insulina, ma le cellule dell’organismo non riescono poi a utilizzarla. Tra i fattori di rischio: familiarità, mancanza di esercizio fisico, sovrappeso e l’appartenenza ad alcune etnie che risultano più sensibili alla malattia.
Continua a leggere qui.

sabato 8 febbraio 2020

Sono 16mila i bambini con il diabete, fondamentale la diagnosi precoce

Con il diabete non si può perdere tempo. Occorre agire subito e capire senza lasciare nulla al caso. La diagnosi precoce del diabete nei bambini è possibile, anzi fondamentale, anche perché riduce il rischio di complicanze acute e potenzialmente mortali come la chetoacidosi. A ricordarlo sono Stefano Cianfarani, presidente Siedp (Società italiana di endocrinologia e diabetologia pediatrica) e Alberto Villani, presidente Società italiana di pediatria, dopo quanto accaduto nei giorni scorsi al piccolo Giulio, il bambino di tre anni morto nel vicentino, che dalle prime indiscrezioni sembrava essere deceduto in seguito a complicanze del diabete. Continua a leggere qui.

domenica 2 febbraio 2020

Diabete di tipo 1, diventa letale con protocolli sanitari inadeguati

Diabete di tipo 1, diventa letale con protocolli sanitari inadeguatiCapita tuttora che ogni tanto ci scappi il morto: le cronache raccontano ancora oggi di bambini che muoiono per un diabete di tipo 1 non riconosciuto o trattato adeguatamente per tempo. L’ultimo caso potrebbe essere quello del bimbo deceduto all’ospedale di Santorso, nel vicentino: sembra che le cause del decesso non siano direttamente imputabili a un diabete non riconosciuto, ma come spiega Manuela Bertaggia, rappresentante del Coordinamento Associazioni Diabetici Regione Veneto (http://www.diabeticiveneto.it/), «anche la sola ipotesi che una tardiva diagnosi possa essere coinvolta nella morte del piccolo riapre una ferita non ancora chiusa». Continua a leggere qui.

venerdì 24 gennaio 2020

Diabete: ecco i cibi che dovrebbero essere assolutamente evitati


Per chi soffre di diabete ed è in sovrappeso la dieta fatta bene ha un ruolo determinante a farlo regredire e addirittura sul 50% dei soggetti riesce a regredire totalmente, questo perché le cellule del pancreas ricominciano a funzionare per bene grazie proprio alla perdita di peso. I diabetici devono fare attenzione a consumare troppi carboidrati sennò subiscono le conseguenze di alzare i livelli di zuccheri nel sangue. continua a leggere qui