
I risultati derivano da una ricerca condotta su 8.452
persone con età media di 65 anni partecipanti al Rotterdam Study, un ampio studio
che dal 1990 ha coinvolto 14.926 cittadini over 55 a Rotterdam, nei Paesi
Bassi. Lo scopo è quello di identificare i fattori di rischio e le cause di
malattie presenti nella popolazione anziana, quali malattie cardiovascolari,
endocrine, epatiche, neurologiche, psichiatriche. Durante gli 8 anni di
follow-up, degli 8.452 partecipanti 1.100 hanno sviluppato un pre-diabete e 798
un diabete di tipo 2, mostrando un maggiore rischio di sviluppare la patologia
diabetica in presenza di alti valori di Tsh.
«Questo studio mostra chiaramente - spiega Roberto Vettor, Direttore della Clinica
Medica 3 e del Centro per lo Studio e per la Terapia Integrata dell'Obesità
Laboratorio Endocrino-Metabolico Università di Padova - l’influenza non solo di
un ridotto funzionamento tiroideo ma anche di una funzionalità tiroidea al
limite inferiore della normalità sull’incidenza di pre-diabete e diabete di
tipo 2». Questo legame tra le due malattie endocrine più diffuse non può venire
ignorato dalle politiche di prevenzione.
«L’insieme di questi dati - commenta Vettor - ci
suggerisce l’importanza di effettuare in tutti i pazienti con diabete uno
screening per la funzionalità tiroidea. Alla luce dei recenti risultati emersi
dal Rotterdam study un test di screening di funzionalità tiroidea dovrebbe
essere proposto nelle persone con pre-diabete».
http://www.healthdesk.it/ricerca/ipotiroidismo-fattore-rischio-sviluppo-diabete
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