mercoledì 9 ottobre 2019
Diabete, così il cuore è più protetto
Sala piena, pubblico delle grandi occasioni e tanto di applauso finale dei delegati, circa quindicimila, presenti a San Francisco per il settantonovesimo congresso dell’Ada, l’associazione americana per il diabete. Perché i risultati dello studio – segretissimi fino all’ultimo – non solo hanno superato le aspettative ma probabilmente modificheranno le linee guida di intervento per la malattia in tutto il mondo. Per la prima volta un farmaco è riuscito a dimostrare – oltre che ovviamente a tenere sotto controllo la malattia – di fornire una protezione cardiovascolare non soltanto ai diabetici che hanno già avuto un evento, infarto o ictus che sia, ma anche a quelli che sono a rischio ma che quell’evento non lo hanno ancora avuto pur avendo un rischio molto elevato. Continua a leggere qui.
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