lunedì 16 giugno 2014

Diabete giovanile, trovata la molecola che lo ferma sul nascere

Scoperta in America. Lo blocca sul nascere.



Scoperta una molecola per bloccare sul nascere una malattia sempre più diffusa, il diabete giovanile.
In uno studio condotto da Mark Brown della University of Cincinnati si è visto che, somministrando un anticorpo specifico, è possibile guarire con un alto tasso di successo topolini all'esordio della malattia.
Lo studio è stato presentato in occasione del meeting della American Diabetes Association a San Francisco e pone le basi per sperimentazioni cliniche perché vi sono già in fase di approvazione da parte delle autorità regolatorie del farmaco principi attivi simili a quello usato in questo lavoro su animali.
IL SISTEMA NON PRODUCE PIÙ INSULINA. Il diabete giovanile è una malattia autoimmune: il sistema immunitario del soggetto, di solito bambino o adolescente, va 'in tilt' e attacca il pancreas, uccidendo le cellule che producono insulina. Il paziente, quindi, non riesce più a produrre insulina per regolare la glicemia e ha bisogno di assumerla misurando continuamente il proprio zucchero nel sangue.
LA CURA PROTEGGE IL PANCREAS. Ad oggi il diabete giovanile non ha cura. I ricercatori Usa hanno tentato di impedire la malattia sul nascere usando un approccio del tutto nuovo che nessuno ha provato prima. Impedire la malattia sul nascere significa evitare che il pancreas sia irrimediabilmente danneggiato dall'attacco immunitario. Bisogna agire subito, ai primissimi sintomi di malattia (sete eccessiva, dimagrimento rapido anche se si mangia tanto etc).
SI AGISCE IN FRETTA. Gli esperti hanno scoperto un anticorpo specifico, chiamato UT18, che aziona una molecola protettiva, il recettore TLR4. La molecola UT18 potenzia il recettore TLR4 e blocca sul nascere il diabete con un alto tasso di successo nei topolini.
La finestra temporale per agire in questo modo è stretta, concludono gli esperti, ma questo approccio è promettente e potrebbe essere testato in fase clinica.

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