Arriva
un aiuto per semplificare la somministrare di insulina ai malati di diabete 1,
in particolare ai bambini. Un microinfusore di insulina (Patch Pump) senza
cateteri che si presenta come un cerotto. Nata dall'idea di un padre,
desideroso che il proprio figlio si sentisse meno vincolato dal diabete durante
una corsa o una partita a calcio con gli amici. Il diabete di tipo 1, detto
anche diabete giovanile per la sua precoce insorgenza, è una patologia
autoimmune che colpisce circa 250-300 mila italiani. Si caratterizza per la
mancata produzione di insulina da parte del pancreas e, per tutta la vita,
richiede la somministrazione dell'ormone ai pazienti tramite iniezione
sottocutanea. "Il tasso di incidenza della malattia è in aumento; secondo
studi relativi al Nord Italia, negli ultimi 20 anni si è registrato un +3,3%
annuo", evidenzia Daniela Bruttomesso, Coordinatrice nazionale Gruppo di
studio intersocietario Tecnologia e Diabete.
Negli ultimi anni, l'applicazione delle tecnologie emergenti ha rivoluzionato
l'approccio al diabete tipo 1, con l'obiettivo di ottenere una gestione sempre
più efficace e dinamica della terapia insulinica. L'arrivo della Patch Pump
rappresenta un ulteriore progresso verso un trattamento davvero a misura di paziente.
Il piccolo Pod aderisce perfettamente alla cute, grazie a un resistente
cerotto, e va sostituito ogni 3 giorni. Il paziente, così, riceve insulina
senza interruzioni, anche quando vuole fare il bagno, nuotare, praticare sport.
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