Articolo pubblicato il: 17/06/2014
(Dall'inviata dell'Adnkronos Salute Margherita Lopes)
- Una cappa di preoccupazione e timore grava su molti malati di diabete.
"All'Ada meeting di San Francisco presentiamo alcuni risultati di uno
studio condotto in 4 regioni italiane su circa 2.200 malati di diabete di tipo
2. Ebbene, abbiamo scoperto che il distress", una forma di stress che
travolge e paralizza, "colpisce il 51% dei pazienti, mentre il 9%
sperimenta distress e depressione e il 2% solo depressione. Il distress porta a
una peggiore qualità di vita e a una minor attenzione alle cure". Lo
spiega Antonio Nicolucci, capo del Dipartimento di farmacologia clinica
dell'Istituto Mario Negri Sud.
Il team di Nicolucci presenta due poster sul lavoro
condotto in Piemonte, Marche, Lazio e Sicilia e concentrato sugli indicatori
centrati sulla persona, indice del "benessere psicologico e della
soddisfazione per l'assistenza. Aspetti che hanno un riflesso importante sul
controllo metabolico. Nei malati cronici si tratta di elementi importanti:
abbiamo visto che i pazienti con un benessere psicologico maggiore sono più
attenti a seguire le raccomandazioni del medico e più in grado di gestire la
malattia. Fanno attività fisica, seguono una dieta sana. Insomma, il distress è
un aspetto importante, perché è cruciale per la qualità della vita dei
pazienti".
Nell'altro poster il gruppo ha stimato l'incidenza
dello 'stress da diabete', scoprendo "che sono poche le persone che non lo
subiscono. Ecco perché è importante utilizzare nella pratica clinica misuratori
semplici ma efficaci, per valutare i pazienti anche dal punto di vista
psicologico, in modo da poterli aiutare".
All'Ada 2014 sono state presentate diverse ricerche
sullo stress da diabete. Un lavoro dell'University of California a San
Francisco mostra che i sintomi di depressione nei pazienti con diabete di tipo
2 possono essere ridotti in modo significativo con interventi mirati a
combattere proprio il distress. Dunque secondo gli studiosi spesso questo
problema viene frainteso: non si tratta di depressione, ma della "reazione
a una malattia stressante e difficile da gestire". Un altro lavoro, questa
volta dell'Università di Pittsburg, mostra che per i diabetici di tipo 1 il
maggior numero di sintomi depressivi si collega a un più alto rischio di morte
prematura. I ricercatori sottolineano l'importanza di monitorare il benessere
anche psicologico dei pazienti.
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