Fare colazione è
importante, ma lo è ancora di più se si consumano cereali perché, secondo un
nuovo studio, abbassa il rischio di sviluppare il diabete di tipo 2
Fare colazione, in
particolare con i cereali, abbassa il rischio di diabete, specie nei bambini.
Foto: ©photoxpress.com/Oleksiy Ilyashenko
D’accordo, fare
colazione non fa dimagrire, ha suggerito un recente studio. Ma, fare colazione resta
comunque una buona abitudine da incoraggiare: e su questo sono tutti d’accordo. In più, se durante il primo pasto
della giornata si consumano cereali, ecco che possiamo ridurre il rischio di
sviluppare il diabete di tipo 2. Un profilo di salute che è stato trovato in
particolare nei bambini che fanno colazione in questo modo.
Lo studio trasversale, condotto dai ricercatori dell’Università di St. George di Londra e pubblicato sulla rivista PLoS Medicine, ha visto il coinvolgimento di 4.116 bambini di età compresa tra i 9 e i 10 anni che sono stati interrogati circa la loro colazione. Parallelamente all’indagine volta a verificare se i partecipanti facevano o meno colazione e quali tipi di alimenti consumavano, la dott.ssa Angela Donin e colleghi hanno eseguito degli esami del sangue per misurare il rischio di diabete, valutando marcatori quali l’insulina a digiuno, la glicemia e l’emoglobina glicata (HbA1c).
I primi risultati hanno evidenziato che tra i bambini che saltavano la colazione quasi tutti i giorni (il 26%) vi era un più elevato rischio di diabete. Questi stessi bambini avevano livelli di insulina a digiuno più alti, una maggiore resistenza all’insulina, livelli di poco maggiori di HbA1c e glucosio rispetto a coloro che hanno riportato fare sempre la prima colazione.
Ma ciò che ha fatto la differenza tra coloro che facevano colazione, era il tipo di alimenti che assumevano. Difatti, i bambini che hanno riportato di assumere un alto contenuto di fibre e cereali per la prima colazione aveva un’insulino-resistenza inferiore rispetto a quelli che mangiavano altri tipi di cibo, come per esempio i biscotti.
Anche se una limitazione degli studi trasversali è il rischio di identificare false associazioni, a causa di fattori di confondimento, le associazioni individuate in questo studio sono rimaste significative anche dopo l’aggiustamento per possibili fattori confondenti come lo status socio-economico, l’attività fisica e il grasso corporeo.
«Le associazioni osservate suggeriscono che il consumo regolare della prima colazione, che coinvolge soprattutto il consumo di cereali ricchi di fibre, potrebbe proteggere contro il rischio di sviluppo precoce di diabete di tipo 2», concludono i ricercatori.
Lo studio trasversale, condotto dai ricercatori dell’Università di St. George di Londra e pubblicato sulla rivista PLoS Medicine, ha visto il coinvolgimento di 4.116 bambini di età compresa tra i 9 e i 10 anni che sono stati interrogati circa la loro colazione. Parallelamente all’indagine volta a verificare se i partecipanti facevano o meno colazione e quali tipi di alimenti consumavano, la dott.ssa Angela Donin e colleghi hanno eseguito degli esami del sangue per misurare il rischio di diabete, valutando marcatori quali l’insulina a digiuno, la glicemia e l’emoglobina glicata (HbA1c).
I primi risultati hanno evidenziato che tra i bambini che saltavano la colazione quasi tutti i giorni (il 26%) vi era un più elevato rischio di diabete. Questi stessi bambini avevano livelli di insulina a digiuno più alti, una maggiore resistenza all’insulina, livelli di poco maggiori di HbA1c e glucosio rispetto a coloro che hanno riportato fare sempre la prima colazione.
Ma ciò che ha fatto la differenza tra coloro che facevano colazione, era il tipo di alimenti che assumevano. Difatti, i bambini che hanno riportato di assumere un alto contenuto di fibre e cereali per la prima colazione aveva un’insulino-resistenza inferiore rispetto a quelli che mangiavano altri tipi di cibo, come per esempio i biscotti.
Anche se una limitazione degli studi trasversali è il rischio di identificare false associazioni, a causa di fattori di confondimento, le associazioni individuate in questo studio sono rimaste significative anche dopo l’aggiustamento per possibili fattori confondenti come lo status socio-economico, l’attività fisica e il grasso corporeo.
«Le associazioni osservate suggeriscono che il consumo regolare della prima colazione, che coinvolge soprattutto il consumo di cereali ricchi di fibre, potrebbe proteggere contro il rischio di sviluppo precoce di diabete di tipo 2», concludono i ricercatori.