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“Spegnendo” un
singolo gene, un team di scienziati della Columbia University e’ riuscito a
convertire cellule gastrointestinali in cellule produttrici di insulina,
dimostrando in linea di principio che un farmaco potrebbe cambiare le cellule
del tratto digestivo inducendole a produrre insulina. La ricerca, condotta da
Domenico Accili della Columbia University e pubblicata su Nature
Communications, potrebbe offrire l’opportunita’ di sostituire le cellule morte
nel diabete di tipo 1 con cellule “rieducate” a funzionare bene. Un processo
piu’ semplice delle altre opzioni considerate attualmente, come trapiantare
nuove cellule dalle staminali adulte o embrionali. Le cellule che producono
insulina possono essere realizzate in laboratorio da cellule staminali, ma
generalmente non hanno tutte le funzioni naturali delle cellule beta
pancreatiche. Dagli esperimenti e’ emerso che le cellule intestinali dei topi
trasformate in cellule produttrici di insulina posseggono invece tutti i
requisiti. La tecnica e’ efficace anche sulle cellule umane. Sui tessuti
realizzati in laboratorio le cellule intestinali umane hanno “imparato” a
produrre insulina in risposta alle circostanze fisiologiche create disattivando
il gene FOXO1. Il prossimo passo sara’ lo sviluppo di un farmaco che inibisca
il gene nelle cellule gastrointestinali dell’uomo.
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