Il diabete mellito di tipo 1 è una
delle più frequenti malattie croniche dell’infanzia: la sua incidenza è in
aumento e un’indagine dell’International
Diabetes Federationha calcolato che ogni anno nel mondo sono 65mila i nuovi
casi, con una progressiva riduzione dell'età alla diagnosi. Pur meno frequente
rispetto al diabete tipo 2 (un caso su dieci diabetici), il diabete mellito
presenta un elevato impatto sociale in quanto interessa soggetti in giovane
età.
Un ruolo fondamentale nel permettere al bambino, adolescente e giovane con
diabete di raggiungere il benessere psicofisico e il completo sviluppo delle
sue potenzialità e peculiarità lo gioca la scuola: è infatti il contesto in cui
il soggetto affetto da diabete confronta e costruisce se stesso al di fuori
dell’ambiente protetto della famiglia, il luogo dove verifica se le spiegazioni
ricevute dagli adulti rispetto alla gestione e al vivere con la patologia
corrispondono a verità. Per agevolare l'inserimento del bambino in ambito
scolastico è necessario garantire il pieno godimento del diritto alla salute
psicofisica, all'accesso protetto dei percorsi formativi scolastici e alla
rimozione di ogni ostacolo per la piena integrazione sociale del soggetto con diabete.
Proprio a tal fine l'assessore per la Salute della Regione siciliana, Lucia
Borsellino, e il direttore generale dell'Ufficio Scolastico Regionale per la
Sicilia, Maria Luisa Altomonte, hanno sottoscritto nei giorni scorsi l’ “Intesa
per interventi integrati per l'inserimento degli studenti con diabete mellito”,
redatta al termine di un percorso di collaborazione fra pediatri, dirigenti
scolastici, docenti e genitori, finalizzato all'individuazione di modalità
operative adeguate e rispondenti ai bisogni reali di ciascun alunno. Un accordo
che ribadisce la necessità di garantire il pieno godimento del diritto alla
salute, all'accesso protetto dei percorsi formativi scolastici e alla rimozione
di ogni ostacolo per la piena integrazione sociale del soggetto con diabete. Il
tavolo tecnico Diabete–Scuola ha così sviluppato il “Documento strategico di
intervento integrato per l’inserimento del bambino, adolescente e giovane con
diabete mellito in contesti scolastici, educativi, formativi al fine di
tutelarne il diritto alla cura, alla salute, all’istruzione e alla migliore
qualità di vita”, approvato dall’Ufficio Scolastico Regionale. Un piano
integrato di accoglienza/assistenza utile a fornire un quadro di riferimento
clinico e di corretto stile di vita; i protocolli operativi relativi
all’inserimento del bambino, adolescente e giovane nei momenti scolastici,
individuando le responsabilità dei vari soggetti; le procedure di intervento
per la somministrazione di farmaci a scuola, attraverso la definizione di un
percorso assistenziale; le informazioni sulla gestione clinica e organizzativa
delle emergenze.
Nell'ambito delle rispettive competenze, l'assessorato della Salute e l’Usr porranno in essere ogni azione necessaria alla applicazione dell’Intesa, che sarà valida nelle scuole pubbliche statali e paritarie dell'infanzia, in quelle primarie e secondarie di primo grado e di secondo grado, attraverso azioni integrate da parte dei dirigenti scolastici, delle Aziende Sanitarie Provinciali della Sicilia, dei Centri di Riferimento Regionali e dei Centri Satellite.
Il documento contempla aspetti clinici e bisogni assistenziali degli studenti con diabete, indicando le modalità e i percorsi più adatti all’inclusione nel mondo scolastico, a partire dall’educazione alimentare, dalla normale partecipazione a tutte le attività organizzate dalla scuola come gite, viaggi di istruzione, educazione fisica, giochi e tornei sportivi. Fondamentale è poi l’attività di informazioni tra i banchi, soprattutto attraverso la promozione di abitudini e stili di vita sani e le conoscenze sulla patologia diabetica. Ma l’aspetto più importante è senza dubbio la non discriminazione dei bambini e degli adolescenti affetti da diabete mellito, evitando atteggiamenti negativi, di diffidenza o di paura: alla base di molte chiusure, purtroppo, come di atteggiamenti ansiosi e preoccupati, c’è ancora oggi la scarsa conoscenza della patologia e dei comportamenti da assumere quando ci si trova davanti ad un soggetto che ne soffre.
Nell'ambito delle rispettive competenze, l'assessorato della Salute e l’Usr porranno in essere ogni azione necessaria alla applicazione dell’Intesa, che sarà valida nelle scuole pubbliche statali e paritarie dell'infanzia, in quelle primarie e secondarie di primo grado e di secondo grado, attraverso azioni integrate da parte dei dirigenti scolastici, delle Aziende Sanitarie Provinciali della Sicilia, dei Centri di Riferimento Regionali e dei Centri Satellite.
Il documento contempla aspetti clinici e bisogni assistenziali degli studenti con diabete, indicando le modalità e i percorsi più adatti all’inclusione nel mondo scolastico, a partire dall’educazione alimentare, dalla normale partecipazione a tutte le attività organizzate dalla scuola come gite, viaggi di istruzione, educazione fisica, giochi e tornei sportivi. Fondamentale è poi l’attività di informazioni tra i banchi, soprattutto attraverso la promozione di abitudini e stili di vita sani e le conoscenze sulla patologia diabetica. Ma l’aspetto più importante è senza dubbio la non discriminazione dei bambini e degli adolescenti affetti da diabete mellito, evitando atteggiamenti negativi, di diffidenza o di paura: alla base di molte chiusure, purtroppo, come di atteggiamenti ansiosi e preoccupati, c’è ancora oggi la scarsa conoscenza della patologia e dei comportamenti da assumere quando ci si trova davanti ad un soggetto che ne soffre.
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