È decisamente buona la qualità delle cure prestate ai diabetici italiani. L’ennesima conferma arriva dall’ultima edizione degli Annali AMD (Associazione medici diabetologi) che annualmente effettua una valutazione della qualità delle cure prestate nei centri di diabetologia del nostro Paese. Il rapporto, giunto quest’anno alla sua ottava edizione, valuta il livello degli esami eseguiti, il tipo di cure erogate e i risultati conseguiti in 320 Centri di diabetologia distribuiti in tutto il territorio nazionale (il 50% del totale), cui afferiscono quasi 550.000 persone (circa il 20% dei 3 milioni di Italiani con diabete). L’utilità e il valore di questa iniziativa trovano un consenso anche a livello internazionale. «Diciotto degli indicatori valutati negli Annali AMD sono stati sostanzialmente adottati dalla International Diabetes Federation e pubblicati nelle "Linee guida 2012" per misurare in maniera omogenea, nel mondo, gli obiettivi di cura del diabete» sottolinea Carlo B. Giorda, presidente AMD.
INDICATORE - La qualità delle cure viene espressa da un indicatore particolare, lo score Q, calcolato misurando gli interventi assistenziali effettuati e i risultati ottenuti. «Valuta l’efficienza delle cure e dell’assistenza prestate e conseguentemente l’efficacia nel prevenire le complicanze tipiche del diabete, dall’infarto, all’ictus, ai disturbi della vascolarizzazione, alla mortalità», spiega il presidente AMD. Continua a leggere qui.
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