giovedì 31 ottobre 2013

Diabete, l'Italia promossa a pieni voti

È decisamente buona la qualità delle cure prestate ai diabetici italiani. L’ennesima conferma arriva dall’ultima edizione degli Annali AMD (Associazione medici diabetologi) che annualmente effettua una valutazione della qualità delle cure prestate nei centri di diabetologia del nostro Paese. Il rapporto, giunto quest’anno alla sua ottava edizione, valuta il livello degli esami eseguiti, il tipo di cure erogate e i risultati conseguiti in 320 Centri di diabetologia distribuiti in tutto il territorio nazionale (il 50% del totale), cui afferiscono quasi 550.000 persone (circa il 20% dei 3 milioni di Italiani con diabete). L’utilità e il valore di questa iniziativa trovano un consenso anche a livello internazionale. «Diciotto degli indicatori valutati negli Annali AMD sono stati sostanzialmente adottati dalla International Diabetes Federation e pubblicati nelle "Linee guida 2012" per misurare in maniera omogenea, nel mondo, gli obiettivi di cura del diabete» sottolinea Carlo B. Giorda, presidente AMD.
INDICATORE - La qualità delle cure viene espressa da un indicatore particolare, lo score Q, calcolato misurando gli interventi assistenziali effettuati e i risultati ottenuti. «Valuta l’efficienza delle cure e dell’assistenza prestate e conseguentemente l’efficacia nel prevenire le complicanze tipiche del diabete, dall’infarto, all’ictus, ai disturbi della vascolarizzazione, alla mortalità», spiega il presidente AMD. Continua a leggere qui.

domenica 27 ottobre 2013

Diabete: un app per peso, pressione e glicemia

Un‘applicazione in grado, sugli smartphone e su tablet, di registrare i dati necessari per tenere sotto controllo il diabete e dare allo specialista che ha in cura il paziente tutti i dati necessari per mettere a punto terapie sempre efficaci. Non parliamo di futuro, ma di presente. O meglio di “iHealth My Vitals” che racchiude in sé tutte le sopracitate capacità.
La medicina sempre di più sta facendo affidamento sulla tecnologia e questa applicazione è la dimostrazione di come il progresso possa essere realmente utile alla salute delle persone. L’applicazione è scaricabile sia dal sito della Apple che da Play Store per i telefonini con sistema operativo Android e si basa essenzialmente sull’interazione che i diversi dispositivi per l’archiviazione dei dati possono avere attraverso la tecnologia bluetooth. Quando si ha a che fare con una malattia come il diabete e con le conseguenze che la stessa può apportare sulle condizioni di salute della persona, tenere sotto controllo il peso, la glicemia ( quindi il livello degli zuccheri nel sangue) ed il valore della pressione arteriosa diventa una priorità al fine di mantenere un equilibrio nell’organismo che non dia spazio a conseguenze patologiche più pericolose. Continua a leggere qui.

martedì 22 ottobre 2013

Da Torino arriva la calza hi-tech contro il diabete

Ha un’impronta «made in Torino» il brevetto di tre giovani ricercatori italiani - cervelli in fuga dal nostro Paese - che ha conquistato il secondo premio nella categoria «Innovazione» all’ultima edizione dell’Ispo di Monaco, la fiera degli sport invernali più importante d’Europa. L’intuizione del torinese Maurizio Macagno, 42 anni, e dei colleghi Mario Esposito e Davide Viganò - fondatori di una società negli Usa - è il trasferimento delle conoscenze e della tecnologia maturate in campo sportivo per la prevenzione e le terapie in ambito sanitario.
Il progetto che ha conquistato il secondo posto a Monaco è quello di una «calza intelligente» destinata ai pazienti diabetici. «Circa il 70 per cento di loro soffre di danni ai nervi delle estremità corporee - spiega Macagno -. Non sono spesso in grado di sapere se il piede è costretto in una scarpa troppo stretta oppure se si sono create piccole ferite o vesciche. E spesso purtroppo queste degenerano in ulcere, che a loro volta portano sovente all’amputazione». Nel mondo ogni 30 secondi un arto è perso a causa di questa terribile malattia. 
La società creata dai tre italiani - la Heapsylon - ha sviluppato un tessuto che agisce da sensore in grado di rilevare i valori fisiologici del corpo: peso, pressione sanguigna, battito cardiaco, respirazione e in futuro potenzialmente persino i livelli di glucosio nel sangue. Una calza in grado di trasmettere a qualsiasi computer la «mappa» del piede, per evidenziare quanti e quali sono ad esempio i punti di attrito e pressione maggiore, quelli anomali, o i più a rischio di ulcere proprio in caso di diabete. Continua a leggere qui.

venerdì 18 ottobre 2013

Prevenzione diabete. Nuova scoperta dalla California.

Ancora un’importante scoperta nella lotta e prevenzione del diabete. Il risultato arriva dai ricercatori della University of Southern California (USC), i quali hanno scoperto la connessione tra diabete e cibi confezionati coinvolgendo nello studio ben 42 nazioni tra cui l’Italia. Gli studiosi, guidati dal professor Michael Goran, grazie a questo studio su scala mondiale hanno infatti dimostrato che nei Paesi in cui il consumo di cibi confezionati è maggiore, anche i casi di diabete aumentano considerevolmente. Per gli esperti, il nesso risiederebbe nella presenza, nei cibi confezionati, di dolcificanti a basso costo come lo sciroppo di mais ad alto contenuto di fruttosio. Questo sciroppo è un dolcificante estratto dall’amido di mais, spesso citato con la sigla HFCS, assai economico e per questo aggiunto a diversi cibi confezionati. L’HFCS è largamente impiegato nei cibi da fast food, nelle bevande gassate e nei cibi confezionati a lunga conservazione ed è ben 6 volte più dolce del comune zucchero e molto più economico di altre sostanze dolcificanti. Continua a leggere qui.

lunedì 14 ottobre 2013

Contro il diabete, il caffè

Presentati al 245th National Meeting & Exposition of the American Chemical Society (ACS) che si tiene dal 7 all’11 aprile 2013 a New Orleans, i risultati di uno studio condotto sugli effetti dell’estratto di caffè verde. Ritenuto un antiossidante capace di controllare i livelli degli zuccheri nel sangue, controllare il peso corporeo, gli scienziati suggeriscono che sia utile nel trattamento e prevenzione del diabete di tipo 2.
Sarebbe l’acido clorogenico a mostrare spiccate proprietà antiossidanti utili nel controllo del diabete di tipo 2, la più comune e sempre più diffusa forma di questa patologia. «Una semplice pillola naturale o capsula – ha spiegato il dottor Joe Vinson, dell’Università di Scranton in Pennsylvania e autore principale dello studio – che contribuiscano da un lato al controllo dello zucchero nel sangue e a favorire la perdita di peso allo stesso tempo, sarebbe un importante passo avanti nel trattamento del diabete di tipo 2». Continua a
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mercoledì 9 ottobre 2013

Aceto: un rimedio naturale contro il diabete

L’aceto come rimedio naturale per controllare la glicemia. Uno dei condimenti più utilizzati a tavola per condire insalate e varie altre pietanze potrebbe aiutare anche a regolare l’assorbimento di glucosio. Lo rivelano alcuni ricercatori dell’Università di Seul in Corea del Sud, i cui studi sull’acido acetico sono stati pubblicati sul Diabetes Metabolism Journal.
Malgrado si tratti di esperimenti condotti su cavie da laboratorio, i dati forniti dai ricercatori indicano come questo condimento possa garantire un’efficace azione per il controllo degli effetti negativi causati da un’alimentazione ad alto contenuto di grassi. Nello specifico ai piccoli animali è stata fornita una dieta carica di grassi in abbinamento a dosi di aceto balsamico. Un aiuto che si ipotizza possa spingersi fino a un effetto preventivo nei confronti del diabete. Continua a leggere qui.

lunedì 7 ottobre 2013

Salute: in Italia fuma 28% giovani diabetici, aumentano pazienti 'XXL'

Fumare per un paziente diabetico, ancora più che per una persona sana, è come giocare alla roulette russa. Eppure, secondo la fotografia scattata dal rapporto 2012 degli Annali Amd (Associazione medici diabetologi), presentato oggi a Milano, resta incollato alla sigaretta quasi il 28% (27,8%) dei giovani malati di diabete di tipo 1, e il 17% dei pazienti con diabete di tipo 2. In un Paese, l'Italia, in cui nel 2012 era intrappolato nel 'vizio' il 20,8% della popolazione generale, il 22,7% nel 2011. "La percentuale dei fumatori - scrivono gli specialisti nel report sull'assistenza erogata nei centri di diabetologia tricolore nel periodo 2004-2011 - non ha subito variazioni nel corso del tempo". Ma "si conferma il dato preoccupante dell'elevata prevalenza di fumatori in questa popolazione ad alto rischio". Aumentano invece i pazienti taglia XXL, quelli "francamente obesi": secondo i dati 2011, il 9,2% dei diabetici di tipo 1 ha un indice di massa corporea uguale o superiore a 30, in crescita del 14,6% rispetto al 2004, e il 41,7% dei malati di diabete di tipo 2 (+7,3% sul 2004). Continua a leggere qui.

mercoledì 2 ottobre 2013

Diabete, bronchiti e cardiopatie: più malati i «vicini di tangenziale»

Duecento malati di cuore in più rispetto alle previsioni, oltre 300 diabetici non ipotizzati e sul fronte bronchiti croniche si conteggiano 1.126 ammalati. Sono i risultati della prima indagine epidemiologica tra chi vive a ridosso della tangenziale di Mestre. Per anni i comitati dei residenti hanno sollecitato lo studio e ora è arrivata un'analisi che mostra come negli anni che vanno tra il 2001 e il 2009 tra chi viveva vicino all'arteria autostradale, famosa in mezz'Italia per il suo traffico, c'è stato il 12 per cento in più di cardiopatie, l'8 di bronchiti croniche e il 14 per cento in più di diabete.
Si tratta di dati che gli esperti vogliono approfondire, in particolare per quanto riguarda il diabete, recenti studi hanno associato la malattia anche all'inquinamento ma la letteratura scientifica è ancora debole in questo settore. Continua a leggere qui.