martedì 30 agosto 2016

Diabete, cambiare l'ordine delle portate: così si può 'imbrogliare' il metabolismo ed evitare il picco glicemico

Diabete, cambiare l'ordine delle portate: così si può 'imbrogliare' il metabolismo ed evitare il picco glicemico Imbrogliare il nostro metabolismo per evitare il picco glicemico dopo i pasti, che preoccupa molto i diabetici. Ma che non fa bene neanche agli altri. Ora due studi dell'Università di Pisa hanno scoperto che per imbrogliarlo basta invertire l'ordine con cui si mangia: prima un antipasto proteico e poi pane o pasta, meglio se integrali. Già in questo modo si riesce ad abbassare il picco glicemico post prandiale del 30 per cento. E' una delle novità emerse a Rimini dai lavori del 26° Congresso nazionale della Società italiana di diabetologia.
Tra i consigli dei ricercatori, moderazione con gli alcolici, che innalzano la glicemia; la frutta va mangiata anche come snack, possibilmente abbinata a una fonte proteica, evitando quella troppo dolce, quindi banane, cachi, uva e fichi; prudenza con le ciliegie e con tutta la frutta estiva, ma via libera a mele, pere, agrumi e fragole. Continua a leggere qui.

giovedì 25 agosto 2016

Diabete: i cibi migliori da mangiare


pesceDi fronte a determinate patologie, come ad esempio il diabete, le scelte alimentari contano molto. Alcuni cibi sono migliori di altri, ma niente è completamente off limits.
Anche gli alimenti a cui si potrebbe pensare come “le peggiori scelte”, in realtà possono essere assunti occasionalmente in piccole quantità. Sicuramente, il diabete è più facile da gestire se si ci si attiene principalmente alle scelte “migliori”, perciò vediamo subito quali sono.
Amidi e carboidrati
Il corpo ha bisogno di carboidrati, ma si deveno scegliere con molta saggezza. Le migliori scelte sono i cereali integrali, specialmente il riso, la farina d’avena, la quinoa, il miglio o l’amaranto. Anche le patate dolci al forno e i prodotti realizzati con i cereali integrali e con nessun o molto poco zucchero aggiunto.
Le scelte peggiori in questo caso sono tutti i cereali trasformati, come il riso bianco o la farina bianca, il pane bianco e le patatine fritte. Continua a leggere qui.

mercoledì 17 agosto 2016

Diabete, lo sport prescritto come se fosse un farmaco

Diabete, lo sport prescritto come se fosse un farmaco Il sogno è di poter prescrivere l'attività fisica, proprio come si fa con i farmaci, sulla ricetta rossa. Perché l'attività fisica - premette Enzo Bonora, presidente Sid (società italiana diabete), nel corso del convegno in corso a Rimini - è un vero e proprio farmaco, e anzi andrebbe prescritta prima ancora dei farmaci poiché è dimostrato che riesce a ridurre di un punto l'emoglobina glicosilata, come alcune medicine.
Esercizio fisico. Ma come farlo? Un'esperienza pionieristica è quella di Perugia, e del centro Curiamo (Centro universitario ricerca inter dipartimentale attività motoria), che dal 2010 ha inserito 900 pazienti diabetici e obesi in un percorso di cura che prevede anche un'attività fisica strutturata di gruppo. Modello che proprio ieri è stato inserito tra le best pratice europee per la prevenzione e la cura del diabete. Continua a leggere qui.

sabato 13 agosto 2016

Cani per diabetici, un super olfatto che migliora la qualità della vita

cani,salute,mammiferiSi può addestrare un cane a riconoscere l’odore dell’ipoglicemia e a portare al proprietario il kit d’emergenza, o segnalare la situazione alla famiglia? Sì, al punto che negli USA e nel Regno Unito i DADs, diabete alert dogs, sono riconosciuti come cani di servizio, compagni preziosi per migliorare la qualità della vita.
Vari studi hanno raccolto le testimonianze dei malati di diabete - ovalutato i cani addestrati - e fornito basi scientifiche a quelli che inizialmente erano solo aneddoti. Anche i cani non addestrati, infatti, si comportano in modo particolare quando il proprietario ha un calo glicemico: cercano di attirare l’attenzione abbaiando, leccando una mano e così via. Con l’addestramento questa abilitàpuò essere affinata e fare la differenza quando l’ipoglicemia non viene percepita.
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domenica 7 agosto 2016

Clima surriscaldato e ambiente, le (cattive) influenze sul diabete

(Getty Images)Il clima che si surriscalda fa paura ai diabetici: quando la glicemia va oltre i limiti, infatti, diventa anche più difficile la termoregolazione e si è più esposti a patologie correlate al caldo. Lo ha spiegato Glen Kenny dell'università di Ottawa sulle pagine di Temperature, sottolineando come milioni di persone in tutto il mondo siano a rischio. L'ambiente poi, oltre a peggiorare la malattia, può pure contribuire a provocarla: lo dimostrano alcuni dati presentati durante l'ultimo congresso della Società Italiana di Diabetologia (SID) secondo cui sul banco degli imputati ci sono soprattutto alcuni componenti delle plastiche, ormai ubiquitarie nella nostra vita quotidiana. Continua a leggere qui.