giovedì 18 settembre 2014

Diabete: e se la cura venisse dall'intestino?

Ricercatori della Columbia University hanno trovato il modo di far produrre insulina a cellule gastrointestinali umane
Nelle persone che soffrono di diabete di tipo 1, le cellule del corpo che producono naturalmente insulina vengono distrutte dal sistema immunitario. Oggi è possibile ricostruire le cellule pancreatiche in laboratorio, a partire da cellule staminali, ma le cellule così ottenute che non hanno ancora tutte le funzioni di quelle che si cerca di sostituire. Ora un lavoro pubblicato suNature Communications rivela che potrebbe esserci un'altra via, grazie alla modificazione genetica.
I ricercatori del Naomi Berrie Diabetes Center della Columbia University di New York sono riusciti a riconvertire cellule gastrointestinali umane in cellule in grado di produrre insulina e per ottenere questo risultato hanno silenziato un solo gene. "Si è parlato a lungo della possibilità di trasformare una cellula in un'altra", spiega Domenico Accili, autore anziano dello studio, "ma fino ad ora non eravamo mai arrivati al punto di creare una cellula produttrice di insulina completamente funzionante grazie alla manipolazione di un singolo bersaglio".
Disattivando il gene FOXO1, Accili e colleghi sono riusciti a insegnare alle cellule intestinali umane a produrre insulina come risposta alle mutate circostanze fisiologiche. Quello che studi precedenti svolti dal laboratorio di Accili avevano dimostrato esserepossibile sui topi, ora ha funzionato anche con le cellule umane. Gli autori hanno prima di tutto creato un modello di tessuto dell'intestino umano con cellule staminali umane pluripotenti. Grazie all'ingegneria genetica, hanno poi disattivato tutti i FOXO1 operanti all'interno delle cellule intestinali. Dopo sette giorni alcune delle cellule hanno iniziato a rilasciare insulina e, fatto di estrema importanza, solo in risposta al glucosio.

Gli studi precedenti svolti sui topi, i cui risultati erano stati pubblicati nel 2012 su Nature Genetics, avevano dimostrato che l'insulina così prodotta veniva rilasciata nel flusso sanguigno mantenendo intatte tutte le sue funzionalità e riusciva perciò a normalizzare i livelli di glucosio nel sangue di topi diabetici. "Mostrando che le cellule umane rispondono allo stesso modo delle cellule dei topi", commenta Accili, "abbiamo rimosso l'ostacolo principale e ora possiamo andare nel tentativo direndere questa cura realtà". Ovvero trovare un farmaco che possa spegnere FOXO1 nelle cellule gastrointestinali dei pazienti diabetici per far loro produrre insulina.

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