mercoledì 17 dicembre 2014

Diabete in aumento «Cibi sbagliati e poco movimento»


BELLUNO.Due nuovi casi ogni giorno, dieci ogni settimana e 480 ogni anno: cresce il numero di bellunesi affetti da diabete di tipo 2, cioè alimentare, nel territorio dell’Usl 1. Per contrastare questa malattia, destinata a diventare la pandemia dei prossimi decenni, venerdì a livello mondiale si celebrerà la Giornata del diabete. Al San Martino, dalle 9 alle 14, chi vorrà, potrà sottoporsi all’esame gratuito della glicemia.

A lanciare l’allarme su un fenomeno molto preoccupante che non fa differenza tra uomini e donne e tra giovani e anziani, è il primario dell’unità operativa di medicina del San Martino, Massimo Boaretto. «In Veneto, secondo i dati del 2014, sono 275 mila i diabetici, nel territorio dell’Usl 1 sono 5.500. Ma sono in aumento», spiega il primario. «Al nostro centro diabetologico arrivano due nuovi casi ogni giorno per un totale all’anno di circa 500 nuovi pazienti». Di questi, il 60% ha un’età pari o superiore ai 65 anni, il 3% ha meno di 35 anni, meno dell’1 % è under 20.

«A causare un aumento dei diabetici di tipo 2», precisa Boaretto, «è lo stile di vita, vale a dire la sovralimentazione, la scarsa attività fisica e la grande quantità di cibo spazzatura che viene ingerito, dalle merendine alle caramelle fino alle bibite zuccherate. Praticamente tutto ciò che si trova nei distributori delle scuole».
Il primario sottolinea che fino a qualche anno fa, «il diabete di tipo 2 non c’era, ora invece compare in età giovanile. E questo perché i ragazzi sono accompagnati ovunque con l’auto, e non fanno movimento».

Il direttore della medicina e del centro diabetologico di Belluno inserisce tra le cause della comparsa della patologia, anche la dipendenza da videogiochi: «I bambini stanno seduti per ore davanti a questi strumenti, senza consumare energie». Su questo fronte il dirigente assegna buona parte delle colpe ai genitori, «che devono vigilare di più sull’alimentazione, a cominciare dalla colazione e via via da tutti gli altri pasti. Sempre di più si tende a consumare cibi precotti, che si possono cuocere velocemente. E questo fa male».


Manca anche il tempo per fare attività fisica. Basterebbe mezz’ora al giorno di camminata veloce, salire e scendere le scale invece di prendere l’ascensore, lasciare l’auto lontana dal posto di lavoro così da fare un tratto a piedi. Insomma, piccoli accorgimenti che, uniti a un’adeguata idratazione, potrebbero cambiare la vita a molte persone. «Non dimentichiamo che gli effetti del diabete spesso sono invalidanti», prosegue Boaretto. «I danni della glicemia si misurano nei cosiddetti “tessuti bersaglio”, quali l’occhio (il diabete può portare alla cecità), i reni (si può arrivare all’insufficienza renale e alla dialisi), il cuore (rischio infarto e amputazione degli arti inferiori). Il problema è che il diabetico di tipo 2 si accorge di esserlo quando ormai la malattia c’è, perché non ci sono avvisaglie: «Si può scoprire la malattia solo con gli esami del sangue. Ma quando si giunge alla diagnosi, significa che lo squilibrio glicemico è nato già dieci anni prima. Per questo sarebbe importante che ci fosse uno screening per il diabete».

http://corrierealpi.gelocal.it/cronaca/2014/11/11/news/diabete-in-aumento-cibi-sbagliati-e-poco-movimento-1.10284477

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