E’ ormai sempre più documentato
l’effetto deleterio della carenza saltuaria e cronica di sonno
Dormire poco aumenta il rischio di obesita’ e diabete: bastano tre giorni
di sonno ridotto (circa 4 ore a notte), per vedere aumentare i grassi nel
sangue e ridurre l’efficacia dell’ormone insulina nella regolazione della
glicemia (zucchero nel sangue), una condizione molto simile a quella che si
riscontra nelle prime fasi del diabete. Lo rivela uno studio su un campione di
giovani di 19-30 anni i cui risultati sono stati pubblicati sulla rivista
Diabetologia. Il lavoro e’ stato condotto da Esra Tasali della University of
Chicago. E’ ormai sempre piu’ documentato l’effetto deleterio della carenza
saltuaria e cronica di sonno: ad esempio favorisce l’aumento di peso provocando
scompensi ormonali e inducendo a un maggior consumo di carboidrati. Gli esperti
hanno voluto vedere piu’ da vicino cosa accade dopo qualche notte in cui non si
dorme a sufficienza e cosi’ per un mese hanno studiato un gruppo di volontari,
sottoponendoli piu’ e piu’ volte a prelievi di sangue sia dopo nottate in cui i
partecipanti potevano dormire otto ore, sia quando invece il loro sonno era
ristretto a 4 ore a notte. L’alimentazione dei soggetti e’ rimasta rigidamente
controllata per tutta la durata dell’esperimento. Dopo solamente tre notti di
sonno ridotto i loro livelli ematici di ormoni dello stress (noradrenalina e
cortisolo) risultavano aumentati, come pure i grassi circolanti nel sangue al
mattino. Inoltre la funzionalita’ dell’ormone insulina e’ risultata ridotta
notevolmente, ovvero si e’ registrata una condizione molto simile al
pre-diabete detta di resistenza all’insulina, che equivale a un minor controllo
degli zuccheri nel sangue. Lo studio e’ interessante anche in relazione alla
carenza cronica di sonno ormai tipica del mondo moderno; dormire a sufficienza
potrebbe quindi contrastare l’epidemia globale di obesita’ e diabete.
Nessun commento:
Posta un commento