sabato 11 aprile 2015

Alto rischio diabete per chi fa le ore piccole si sveglia tardi la mattina

 "gufi", ovvero chi tende a fare le ore piccole e a svegliarsi tardi la mattina, sono più a rischio di sviluppare il diabete, la sindrome metabolica e la sarcopenia, rispetto alle "allodole", cioè ai mattinieri.
Tutto questo nonostante dormano per lo stesso numero di ore. Lo ha scoperto uno studio della Korea University College of Medicine di Ansan, Corea, pubblicato sul Journal of Clinical Endocrinology & Metabolism. Secondo i ricercatori, il maggior rischio dei "gufi" di sviluppare il diabete sarebbe dovuto all'eventuale carenza di sonno, alla scarsa qualità del sonno e all'alimentazione inadeguata che potrebbe portare alla fine a problematici cambiamenti metabolici.
I nottambuli sono spesso giovani - Per arrivare a queste conclusioni i ricercatori hanno esaminato le abitudini riguardanti il sonno e il metabolismo di 1.620 persone di età compresa tra i 47 e i 59 anni, che hanno preso parte al Korean Genome Epidemiology Study (KoGES). Gli scienziati hanno inoltre misurato il grasso corporeo totale, la massa magra e il grasso viscerale addominale. Sulla base dei risultati dei questionari a cui sono stati sottoposti, 480 partecipanti sono stati classificati come "allodole" e 95 come "gufi". I restanti sono stati invece classificati a metà tra gufi e allodole. Ebbene, i nottambuli tendevano a essere più giovani, avevano livelli più elevati di grasso corporeo e di trigliceridi rispetto ai mattinieri.

Per i gufi alto anche il rischio sarcopenia - I gufi sono risultati anche più a rischio sarcopenia, una condizione in cui il corpo perde gradualmente massa muscolare. Gli uomini "gufi" hanno anche avuto più probabilità di sviluppare diabete e sarcopenia. Tra le donne, invece le nottambule tendevano ad avere più grasso localizzato nella pancia e un rischio significativamente più elevato di sindrome metabolica, un insieme di fattori di rischio che aumentano le probabilità di sviluppare malattie cardiache, ictus e diabete.

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