venerdì 23 gennaio 2015

Il diabete peggiora la salute dei denti

I malati di diabete mellito sono 2 o 3 volte più a rischio di contrarre una malattia parodontale infettiva, soprattutto nella fasi di ipoglicemia e iperglicemia, quando, cioè, la glicemia non è tenuta sotto controllo, e rischiano di veder peggiorare la malattia nel 37% dei casi, contro un’incidenza dell’11% tra la popolazione non diabetica. 
In Italia i diabetici sono oltre 3 milioni, senza considerare un ulteriore milione di persone che ha il diabete ancora non diagnosticato. L’incidenza della mortalità è di circa 27.000 morti ogni anno e il costo di questa malattia è elevato, sia in termini economici, sia sociali.
Per questi malati, contrarre parodontiti può comportare l’insorgere di complicazioni anche gravi. Nelle lesioni parodontali, infatti, si trovano elevate concentrazioni di batteri patogeni Gram-negativi in grado di penetrare i capillari delle gengive ed entrare in circolo nell’organismo, dando origine a episodi di batteriemia e immissione in circolo di tossine. 
Le persone che soffrono di parodontite hanno la tendenza a sviluppare stati infiammatori nell’intero organismo, riscontrabili anche a livello ematico, tendenza accentuata in chi soffre di diabete.
Avere un’infiammazione elevata costante costituisce una fonte di stress per l'organismo e da questa situazione possono nascere disturbi ben più gravi come malattie aterosclerotiche o, addirittura, si può rischiare un infarto miocardico.

I dentisti consigliano di sottoporsi regolarmente a visite di controllo dall'odontoiatra, ma per quanto riguarda i diabetici, questo invito diventa ancora più importante. Inserire un diabetico in un programma di controllo e cura dentale può tradursi in una riduzione del costo delle cure del 20%.
di Roberta Camisasca

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